Incontro Prorettore per la Ricerca & ARIC

Oggi il gruppo Coordinamento ADI Bologna ha incontrato il Prorettore per la Ricerca prof. Antonino Rotolo e la responsabile ARIC Ing. Ilaria Pagliarini.  L’incontro è durato tre ore e mezzo ed è stato oggettivamente estenuante, ma ricco di contenuti e di lavoro. Procedendo per punti, di seguito il report finale:

Fondo del 10%

l’Art.14 c.10 del Regolamento d’Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca stabilisce che “Le Strutture dell’Università devono garantire, per ogni dottorando, a qualunque titolo iscritto ad un corso di dottorato, a decorrere dal secondo anno, la disponibilità di un budget di importo non inferiore al 10% dell’importo della borsa di studio di cui al comma 6. Tale budget, finalizzato a finanziare i costi connessi allo svolgimento dell’attività di ricerca in Italia e all’estero e adeguato alla tipologia del corso, è gestito dai Dipartimenti.”, nella pratica, molti dottorandi non riescono ad accedere a tali fondi poiché, a seguito della presentazione della domanda, spesso gli uffici competenti rispondono che i fondi non sono disponibili o che sono da ricercarsi nei budget per la ricerca intestati ai docenti supervisori. Vorremmo, pertanto, che ci fosse una uniformità procedurale e che l’Ateneo si impegnasse a mandare una circolare a tutti i Dipartimenti informandoli sul corretto iter da seguire, in modo da rendere il fondo del 10% un diritto realmente fruibile da parte di tutti i dottorandi.

L’accordo a cui si è giunti è il seguente: vista l’impossibilità di definire linee guida adeguate e applicabili all’interno di tutti i Corsi di Dottorato di ricerca, questione che verrà comunque posta in essere nel corso della nuova ma non imminente revisione del “Regolamento in materia di Dottorato di Ricerca”, in occasione del prossimo incontro di Dicembre con i Coordinatori di Dottorato e con i Direttori di Dipartimento, Il Prorettore per la ricerca si premurerà di ricordare che qualsiasi tetto di spesa inferiore a quella prevista dal fondo del 10% destinato ai dottorandi (ovvero 2727 euro) è da considerarsi grave violazione del Regolamento del corso di Dottorato.

In vista della revisione del regolamento, nei prossimi mesi verrà avviata una riflessione sia in merito all’intestazione del fondo (che potrà essere individuato o nel Dipartimento o nella figura del Tutor) sia sulla necessità dei singoli Collegi di Dottorato di definire una regolamentazione trasparente in merito alle tipologie di attività/materiali per le quali il Dottorando possa chiedere il rimborso all’interno della propria quota del 10%.  Le modalità di assegnazione, spesa e rendicontazione del budget del 10% dei dottorandi sono state anche richieste dal Ministero, ragione in più per rendere questi processi più definiti e trasparenti.

Il Prorettore per la ricerca si è mostrato disponibile a parlare con i Dipartimenti e i Coordinatori per vigilare che non vi siano violazioni del Regolamento e ADI Bologna si impegnerà a segnalare eventuali casi di inadempienza.

Rappresentanza

attualmente i dottorandi sono rappresentati solo nei Collegi di Dottorato e, solo se candidati all’interno delle liste studentesche, anche in Consiglio del Dipartimento a cui afferiscono. Questo crea, tuttavia, non poche difficoltà, in quanto alcune questioni nevralgiche, tra cui il numero di borse disponibili o i fondi per le attività didattiche (come, ad esempio, quelli utilizzati per l’acquisto dei software di ricerca), vengono discusse in sede di Consiglio di Dipartimento, cui raramente i dottorandi possono accedere. Inoltre, anche in merito alle problematiche di Ateneo inerenti al dottorato (come la didattica trasversale o i fondi per i periodi all’estero) il luogo di discussione privilegiato risulta essere il Senato Accademico, dove attualmente i dottorandi non sono rappresentati. Vorremmo, pertanto, poter aprire un confronto con l’Ateneo per arrivare ad avere dei rappresentanti dei dottorandi in tutti gli organi preposti alle discussioni e alle decisioni in merito al dottorato.

Su questo punto, c’è stata molta cautela da parte del Prorettore poiché non si reputa possibile, allo stato attuale, avere un rappresentante dei Dottorandi all’interno del Senato Accademico. Un’azione di questa portata dovrebbe essere peraltro preceduta dalla modifica dello Statuto di Ateneo, comportando l’aumento dei membri da 35 a 36.

In questo contesto si è anche aperta la discussione su come sia da inquadrare effettivamente un Dottorando, il Prorettore, in linea con il Ministero, ritiene il Dottorando uno studente. Infatti Il Dottorato di ricerca è infatti definito dal Decreto 22/10/04, n. 270  come “un grado/titolo universitario di 3° ciclo, di natura accademica, rilasciato al completamento di un corso di dottorato che consiste essenzialmente in un progetto di ricerca avanzata, sviluppato in modo individuale e indipendente dai singoli studenti con la supervisione di un docente appositamente nominato a svolgere funzioni di tutor”; per questo si ritiene che sia auspicabile un dialogo tra ADI Bologna e Senatori degli Studenti presenti in Senato Accademico.

In materia di Rappresentanza interna ai Dipartimenti è preferibile attendere le linee guida dettate dalla prossima Riforma.

All’interno dei Collegi di Dottorato, la rappresentanza esiste ma non è uniformemente strutturata, esistono Corsi di Dottorato in cui non ci sono rappresentanti, altri in cui sono presenti più di due rappresentanti e altri ancora in cui ogni Ciclo di Dottorato ha nominato internamente il proprio (in vista della modifica del Regolamento, forse quest’ultima soluzione è auspicabile).

Si ritiene auspicabile la presenza di Rappresentanti dei Dottorandi all’interno dei Collegi dei Campus, dove ad oggi non sono previsti.

Per quanto riguarda la presentazione delle nostre posizioni in Senato, come ADI Bologna, ci muoveremo con gli studenti e con e i tecnici amministrativi per chiedere loro un Senatore (secondo lo Statuto di Ateneo aggiornato al D.R. n. 739/2017 i rappresentanti degli studenti devono essere in numero di 6, mentre per i TA ne sono previsti 3);

Riconoscimento come associazione studentesca

in qualità di ADI Bologna, al momento incontriamo delle difficoltà nel promuovere delle iniziative per dottorandi, dottori di ricerca e per tutta la cittadinanza (per esempio: una giornata di accoglienza per i nuovi dottorandi, iniziative multidisciplinari sulla ricerca, iniziative culturali). Infatti, i bandi attualmente preposti dall’Ateneo per questo tipo di attività sono a beneficio delle associazioni studentesche, ma non sempre emerge chiaramente se e in che modo gli studenti di dottorato possano partecipare a questi bandi. Noi riteniamo importante che i dottorandi abbiano la possibilità di associarsi, per poter garantire una dimensione comunitaria e di crescita extra-curriculare agli studi di dottorato. Anche su questo, è nostra intenzione avviare con l’Ateneo un confronto che porti a un riconoscimento formale delle associazioni dei dottorandi.

Il Prorettore per la ricerca si impegna a parlarne con il Rettore e il Vicario e ritiene che ci siano i presupposti per avere tale riconoscimento senza troppi impedimenti.

Aggiornamento: rispetto all’incontro avuto con il pro-Rettore, siamo stati contattati dagli uffici competententi e ci è stata data la possibilità di farci riconoscere come associazione studentesca, previa la presentazione di 100 firme tra i dottorandi. A breve inizieremo la procedura di accreditamento.

Possibilità di accedere ai corsi “AlmaEnglish”

ai dottorandi è preclusa la possibilità di iscriversi ai corsi “AlmaEnglish” creati dal Centro Linguistico di Ateneo e attualmente riservati agli studenti che frequentano un corso di laurea all’Università di Bologna. Vorremmo porre l’attenzione su questa esclusione, in quanto i dottorandi sono equiparati a studenti dall’ordinamento italiano e come gli altri studenti sono tenuti a pagare una tassa annuale per il diritto allo studio. Per questo motivo chiediamo che, in virtù dello status di studenti, venga concessa anche ai dottorandi la possibilità di accedere ai corsi “AlmaEnglish”.

Visto e considerato lo status di Studente che il Prorettore ci riconosce, ritiene legittima e giusta la nostra richiesta sull’accesso dei Dottorandi al programma “AlmaEnglish” gratuitamente. Tuttavia, tale manovra, se attuata, potrebbe non essere esente da ricadute sui Dottorandi stessi. Si ritiene quindi necessaria una simulazione di stabilità sul budget di Ateneo previsto per i Dottorandi.

Il Prorettore si è impegnato ad avere una prima proiezione dei dati di tale simulazione all’interno del bilancio 2018, quindi non nell’immediato ma comunque nel breve periodo.

Corsi di formazione per l’acquisizione e lo sviluppo di competenze trasversali

molti dottorandi hanno sollevato dei dubbi riguardo all’organizzazione dei corsi trasversali organizzati da alcuni Settori universitari, come AFORM e APOS. Solitamente questi corsi sono obbligatori e hanno sede a Bologna. In più, date e orari dei suddetti corsi vengono comunicati con poco preavviso. Tutto questo rende difficile, per i dottorandi fuori sede e per quanti afferiscono ai Poli Romagnoli, pianificare eventuali trasferte. Inoltre, il poco preavviso non permette ai dottorandi che hanno già impegni istituzionali di poter essere presenti ai corsi, anche perché non sono, di solito, previste giornate di recupero. Vorremmo quindi proporre un riassetto dell’organizzazione di questi corsi.

Il Prorettore per la ricerca si è dichiarato consapevole delle polemiche che ha scatenato il corso organizzato quest’anno. La spiegazione che ci è stata fornita in merito al fatto che tali corsi siano stati obbligatori ed erogati al secondo e al terzo anno è da addursi alle direttive ministeriali che ne imponevano l’erogazione sin dal XXX Ciclo. Poiché tale Ciclo è quello in uscita, è stata necessaria questa fase di transizione per evitare di essere inadempienti rispetto alle leggi ministeriali.

Con ARIC, presente nella persona dell’Ing. Ilaria Pagliarini, si sta pensando di rimodulare la proposta formativa, sia nei contenuti sia nelle modalità di erogazione. Probabilmente questi corsi verranno erogati entro i primi due anni del Corso di Dottorato, come ADI crede più opportuno. Inoltre, vista la peculiarità dell’Ateneo di essere un multi-campus si è pensato a una modalità di erogazione on-line con la possibilità di utilizzare la piattaforma e-learning o BOOK, la nuova piattaforma dei corsi online dell’Alma Mater.

Accesso al FIT

il Dottorato di Ricerca è considerato il più alto grado di istruzione che è possibile ottenere in ambito universitario. Per sancire ciò, il Decreto Legislativo 59/2017, all’art. 3, comma 7, prevede che il MIUR si impegni a garantire una adeguata valorizzazione del titolo di dottore di ricerca per quanto riguarda l’accesso al percorso di formazione e tirocinio (FIT), riconoscendo di fatto l’alto livello formativo ottenuto dal dottore di ricerca. L’ADI Bologna ritiene che facilitare l’accesso alla carriera di insegnante per i dottori di ricerca rappresenti un miglioramento per il sistema scolastico nazionale, in quanto questo si avvarrebbe di personale docente didatticamente esperto e che conosce le dinamiche che sottendono alla comunità scientifica internazionale, avendo in molti casi trascorso uno o più periodi di studio e ricerca in atenei esteri europei ed extraeuropei. A questo proposito, l’ADI vorrebbe agire per il facilitare l’ingresso dei dottori di ricerca al FIT, magari attraverso la possibilità, per i dottorandi, di conseguire i 24 crediti antro-psico-pedagogici a titolo gratuito (in quanto studenti dell’Università) all’interno del proprio Piano di Studi. Poiché, attualmente, il Regolamento in materia di Dottorato di Ricerca dell’Università di Bologna non permette ai dottorandi di conseguire esami, si potrebbe ipotizzare una deroga per l’acquisizione dei soli 24 crediti legati al requisito di accesso al percorso FIT o il riconoscimento di tali crediti secondo modalità da potersi definire in maniera condivisa.

Su questo punto ci sono ancora molte perplessità. Il tema è particolarmente complesso perché manca una normativa nazionale di riferimento. Tuttavia, alcuni Atenei hanno già deliberato in merito. I 24 crediti sono necessari per l’accesso al prossimo concorso 2018, quindi è necessaria una delibera in merito al Riconoscimento di tali crediti per i Dottorandi in corso, ipotizzando anche una fase transitoria per il XXX ciclo.

Il DM 616/17 prevede che per gli studenti iscritti ai corsi di studio che accedono, contemporaneamente, agli insegnamenti dei percorsi formativi utili al conseguimento dei 24 CFU, la durata normale del corso di studio frequentato venga aumentata di un semestre. Lo stesso DM all’Art.4 c.1 specifica che “Non è dovuta alcuna contribuzione per l’acquisizione dei crediti curricolari e aggiuntivi, presso le istituzioni statali.”

PhD Day

ADI Bologna, viste e riscontrate le difficoltà di molti Dottorandi in Tema di Dottorato di ricerca e Regolamento, lo scorso 02 ottobre 2017 proponeva ad ARIC un incontro per poter parlare di un PhD Day nel quale poter informare le nuove matricole in materia di Dottorato di Ricerca, in merito a diritti e doveri del Dottorando e al funzionamento del Corso di Dottorato. La collaborazione con ARIC, e il conseguente patrocinio di UniBo, avrebbe dato visibilità all’ADI Bologna. ARIC rispondeva in maniera positiva programmando un incontro con ADI Bologna tenutosi lo scorso 06 ottobre 2017. A tale incontro era presente l’Ing. Ilaria Pagliarini e la responsabile internazionalizzazione.

Dopo la nostra presentazione in merito all’articolazione del PhD Day riguardo tempi e contenuti previsti per l’incontro, ARIC si dichiara interessata e molto favorevole all’iniziativa ma afferma anche che la principale difficoltà dell’ufficio risiede nella mancanza di personale per poter far fronte all’organizzazione di un evento che, posti questi termini, si rivela essere molto gravoso sia a livello organizzativo che a livello economico. Inoltre specifica perplessità sull’ “istruzione” delle matricole in merito a un Regolamento che sarà sicuramente aggiornato nel tempo, specificando che essendo ARIC garante dell’Ateneo in materia di Regolamento di Dottorato un intervento di questo tipo non deve essere preso con leggerezza. Infine mostra anche molte perplessità sulla data che ADI Bologna proponeva (inizio Novembre) in quanto probabilmente infattibile vista la mancanza di personale e in previsione dell’arrivo dei Dottorandi provenienti dall’estero. A fine incontro si proponeva un aggiornamento a seguito di un possibile colloquio con il Settore Eventi di UniBo per varare una possibile co-organizzazione dell’evento. Se l’esito fosse stato contrario, ADI Bologna, poteva comunque procedere con l’iniziativa a livello associativo.

Il Prorettore si mostra molto interessato, ma emergono le stesse perplessità già sollevate da ARIC: tempi troppo corti, invitare le matricole vorrebbe dire prevedere più di 400 persone, con la conseguente difficoltà di trovare una location adeguata al numero previsto. Tra i vari problemi si riscontrano quelli sulla sicurezza, sull’erogazione dei contenuti (da prevedersi sia in italiano sia in lingua inglese), sul budget e infine la questione Multi-Campus.  Nonostante la necessità di coinvolgere tutti i Dottorandi, l’organizzazione di un evento a Bologna obbligherebbe i Dottorandi dei Poli a spostarsi in una sede diversa dal proprio campus: secondo il Prorettore per la ricerca tale soluzione non è tra le più auspicabili.

Alla luce di questi fattori il Prorettore, seppur entusiasta dell’iniziativa, non può pronunciarsi in merito alla fattibilità dell’evento ma si ripromette di parlarne con il Rettore e il Vicario al fine di valutare la possibilità di organizzare un Welcome Day per i Dottorandi, in futuro.

ADI Bologna ha quindi proposto un incontro autonomo con i Dottorandi di tutti i Cicli in corso. Il Prorettore si è reso disponibile a prendere la parola in merito a tale iniziativa per parlare di Dottorato e prospettive sulla Ricerca in Unibo. Questo tipo di iniziativa dovrà essere presa in carico unicamente da ADI Bologna, escludendo il coinvolgimento di ARIC. L’Ing. Ilaria Pagliarini, se vorrà, dare la propria disponibilità per presentare il “Regolamento in materia di corso di dottorato” vigente. Questo evento, potrebbe costituire una fase transitoria che veicolerà l’organizzazione dei successivi PhD Day e/o Welcome Day, se si riuscirà a realizzarne, in futuro. Per quest’anno, tuttavia, non potrà essere fatto se non nei periodi di interruzione delle lezioni (gennaio/febbraio o maggio), in quanto le uniche Aule utilizzabili, visti i numeri, potrebbero essere solo le Aule A o B di Via Belmeloro, impegnate per la didattica frontale durante il periodo delle lezioni. Nel rispetto delle norme su sicurezza, tale evento dovrà essere preceduto da iscrizione online fino ad esaurimento posti dell’Aula.

Probabilmente ADI Bologna organizzerà in maniera indipendente un PhD Day entro dicembre, rivolto alle sole matricole del XXXIII Ciclo.

Offerta Formativa dei Corsi di Dottorato

il Prorettore si è dimostrato molto interessato ad indagare sulle lacune nell’offerta formativa dei singoli Corsi di Dottorato di Ricerca. Ha deciso di introdurre uno strumento valutativo sull’offerta formativa, da svolgersi annualmente secondo modalità analoga alla valutazione fatta per i singoli Corsi all’interno delle Lauree Magistrali e Specialistiche.

I risultati di questi questionari sull’offerta didattica potranno incidere sulla destinazione dei fondi ai singoli Dipartimenti e daranno informazioni utili per meglio strutturare l’offerta formativa delle attività trasversali e la loro erogazione, con l’intenzione di cercare di attenuare la disparità tra Dipartimenti. Vi sono infatti Corsi di Dottorato virtuosi con un’offerta formativa consolidata rispetto ad altri che hanno più difficoltà a creare un’offerta formativa adatta al carattere di estrema multidisciplinarietà che li caratterizza; il fine è riuscire ad avere buoni margini di miglioramento nella formazione per i prossimi anni.

 

Bologna, 18 ottobre 2017

Il gruppo Coordinamento ADI Bologna

Dettaglio degli argomenti proposti per incontro con il Prorettore per la Ricerca & ARIC

Fondo del 10%

l’art 14 comma 10 del Regolamento d’Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca stabilisce che “Le Strutture dell’Università devono garantire, per ogni dottorando, a qualunque titolo iscritto ad un corso di dottorato, a decorrere dal secondo anno, la disponibilità di un budget di importo non inferiore al 10% dell’importo della borsa di studio di cui al comma 6. Tale budget, finalizzato a finanziare i costi connessi allo svolgimento dell’attività di ricerca in Italia e all’estero e adeguato alla tipologia del corso, è gestito dai Dipartimenti.”, nella pratica, molti dottorandi non riescono ad accedere a tali fondi poiché, a seguito della presentazione della domanda, spesso gli uffici competenti rispondono che i fondi non sono disponibili o che sono da ricercarsi nei budget per la ricerca intestati ai docenti supervisori. Vorremmo, pertanto, che ci fosse una uniformità procedurale e che l’Ateneo si impegnasse a mandare una circolare a tutti i Dipartimenti informandoli sul corretto iter da seguire, in modo da rendere il fondo del 10% un diritto realmente fruibile da parte di tutti i dottorandi.

Rappresentanza

attualmente i dottorandi sono rappresentati solo nei Collegi di Dottorato e, solo se candidati all’interno delle liste studentesche, anche in Consiglio del Dipartimento a cui afferiscono. Questo crea, tuttavia, non poche difficoltà, in quanto alcune questioni nevralgiche, tra cui il numero di borse disponibili o i fondi per le attività didattiche (come, ad esempio, quelli utilizzati per l’acquisto dei software di ricerca), vengono discusse in sede di Consiglio di Dipartimento, cui raramente i dottorandi possono accedere. Inoltre, anche in merito alle problematiche di Ateneo inerenti al dottorato (come la didattica trasversale o i fondi per i periodi all’estero) il luogo di discussione privilegiato risulta essere il Senato Accademico, dove attualmente i dottorandi non sono rappresentati. Vorremmo, pertanto, poter aprire un confronto con l’Ateneo per arrivare ad avere dei rappresentanti dei dottorandi in tutti gli organi preposti alle discussioni e alle decisioni in merito al dottorato.

Riconoscimento come associazione studentesca

in qualità di Adi Bologna, al momento incontriamo delle difficoltà nel promuovere delle iniziative per dottorandi, dottori di ricerca e per tutta la cittadinanza (per esempio: una giornata di accoglienza per i nuovi dottorandi, iniziative multidisciplinari sulla ricerca, iniziative culturali). Infatti, i bandi attualmente preposti dall’Ateneo per questo tipo di attività sono a beneficio delle associazioni studentesche, ma non sempre emerge chiaramente se e in che modo gli studenti di dottorato possano partecipare a questi bandi.Noi riteniamo importante che i dottorandi abbiano la possibilità di associarsi, per poter garantire una dimensione comunitaria e di crescita extra-curriculare agli studi di dottorato. Anche su questo, è nostra intenzione avviare con l’Ateneo un confronto che porti a un riconoscimento formale delle associazioni dei dottorandi.

Possibilità di accedere ai corsi AlmaEnglish

ai dottorandi è preclusa la possibilità di iscriversi ai corsi “AlmaEnglish” creati dal Centro Linguistico di Ateneo e attualmente riservati agli studenti che frequentano un corso di laurea all’Università di Bologna. Vorremmo porre l’attenzione su questa esclusione, in quanto i dottorandi sono equiparati a studenti dall’ordinamento italiano e come gli altri studenti sono tenuti a pagare una tassa annuale per il diritto allo studio. Per questo motivo chiediamo che, in virtù dello status di studenti, venga concessa anche ai dottorandi la possibilità di accedere ai corsi “AlmaEnglish”.

Corsi di formazione per l’acquisizione e lo sviluppo di competenze trasversali

molti dottorandi hanno sollevato dei dubbi riguardo all’organizzazione dei corsi trasversali organizzati da alcuni Settori universitari, come AFORM e APOS. Solitamente questi corsi sono obbligatori e hanno sede a Bologna. In più, date e orari dei suddetti corsi vengono comunicati con poco preavviso. Tutto questo rende difficile, per i dottorandi fuori sede e per quanti afferiscono ai Poli Romagnoli, pianificare eventuali trasferte. Inoltre, il poco preavviso non permette ai dottorandi che hanno già impegni istituzionali di poter essere presenti ai corsi, anche perché non sono, di solito, previste giornate di recupero. Vorremmo quindi proporre un riassetto dell’organizzazione di questi corsi.

Accesso al FIT

il Dottorato di Ricerca è considerato il più alto grado di istruzione che è possibile ottenere in ambito universitario. Per sancire ciò, il Decreto Legislativo 59/2017, all’art. 3, comma 7, prevede che il MIUR si impegni a garantire una adeguata valorizzazione del titolo di dottore di ricerca per quanto riguarda l’accesso al percorso di formazione e tirocinio (FIT), riconoscendo di fatto l’alto livello formativo ottenuto dal dottore di ricerca. L’ADI Bologna ritiene che facilitare l’accesso alla carriera di insegnante per i dottori di ricerca rappresenti un miglioramento per il sistema scolastico nazionale, in quanto questo si avvarrebbe di personale docente didatticamente esperto e che conosce le dinamiche che sottendono alla comunità scientifica internazionale, avendo in molti casi trascorso uno o più periodi di studio e ricerca in atenei esteri europei ed extraeuropei. A questo proposito, l’ADI vorrebbe agire per il facilitare l’ingresso dei dottori di ricerca al FIT, magari attraverso la possibilità, per i dottorandi, di conseguire i 24 crediti antro-psico-pedagogici a titolo gratuito (in quanto studenti dell’Università) all’interno del proprio Piano di Studi. Poiché, attualmente, il Regolamento in materia di Dottorato di Ricerca dell’Università di Bologna non permette ai dottorandi di conseguire esami, si potrebbe ipotizzare una deroga per l’acquisizione dei soli 24 crediti legati al requisito di accesso al percorso FIT o il riconoscimento di tali crediti secondo modalità da potersi definire in maniera condivisa.